Ieri sera il Chelsea del magnate russo Abramovich è tornato sul tetto dell’Europa calcistica battendo il City degli sceicchi nella finale di Champions League. La gara di ieri sera è l’ennesima riprova che la Super Lega, il progetto nato e morto lo stesso giorno per incapacità comunicativa dei soci fondatori, è letteralmente l’unica scelta sostenibile per il futuro del calcio di alto livello. Gli spunti che arrivano da ieri sera difatti sono parecchi e vanno tutti verso la stessa direzione: l’UEFA è un sistema politico, non sportivo, che mira al monopolio e non al benessere dei club e dei tifosi che rappresenta.
- Kai Havertz. Prima di ieri sera quasi nessuno conosceva questo ragazzo classe 1999, tedesco di origine e gioiellino del club di Tuchel. Arrivato dal Bayer Leverkusen (25° posto nel ranking UEFA, appena sopra la nostra Atalanta, 27esima) per la folgorante cifra di 80 milioni di euro dopo aver segnato 18 gol in stagione nel 2019/20 in 45 presenze, diviene il fulcro del centrocampo del Chelsea, e tra i 4-5 calciatori più talentosi del pianeta nel suo ruolo. Bene: con quei soldi il Bayer ha prelevato alla Roma Schick per poco più di 25 milioni rinvigorendo le casse societarie per gli anni a venire. Quest’anno il Bayer si è classificato sesto in Bundesliga qualificandosi per l’Europa League (la seconda coppa più importante dell’UEFA) a discapito dell’Union Berlino che con un monte ingaggi significativamente minore dovrà accontentarsi della Conference League. Se l’Union Berlino troverà un suo Havertz che potrà rivendere a cifre altissime alle big del continente, avrà le risorse per acquistare calciatori forti e potersi qualificare alle Coppe negli anni a venire. Morale del primo punto: chi ha soldi compra i giocatori forti che ti fanno vincere le coppe. Con quei soldi anche le squadre di seconda fascia possono emergere e coltivare i propri interessi. L’epoca degli scudetti del Verona è finita.
- Thomas Tuchel. L’allenatore tedesco dopo i fasti di Dortmund è passato agli sceicchi qatarioti del PSG che, dopo aver perso la finale lo scorso anno, hanno deciso di cacciare. Il Chelsea lo ha raccattato come si prende una banconota da 10 euro da terra e lo ha messo al timone del club a metà anno, sostituendo Franck Lampard, icona storica del calcio londinese ma ancora senza esperienza di livello (tipo il nostro Pirlo). Tuchel porta il Chelsea da nono in Premier a vincere la CL. La scelta romantica di Lampard spazzata via dal pragmatismo di Tuchel, allenatore senza pedigree. Il PSG all’epoca della Super Lega si era subito detto contrario al progetto e i motivi erano due, dietro all’ipocrisia dominante: 1. nessuno aveva invitato il club parigino 2. il Qatar ha interessi con la FIFA a cui ha concesso di organizzare il prossimo Mondiale con i vari Neymar e Mbappe che dovranno fare gli ambasciatori della competizione. C’era quindi un filo di conflitto d’interessi.
- Pep Guardiola. Il tecnico catalano ormai non sa più vincere la coppa dalle grandi orecchie fuori da casa sua. Il City investe mediamente ogni anno 150 milioni di euro all’anno per la campagna acquisti. Una cifra monstre che nessun club normale può permettersi. Guardiola allena da anni i migliori giocatori della Terra e dopo 8 anni tra Bayern Monaco e Manchester City l’assenza di vittorie nella CL pesa moltissimo. Se fosse stato un allenatore qualunque sarebbe stato definito un fallimento totale, ma poiché è stato l’alfiere del no convinto alla Super Lega, allora da ieri si è cominciato a dire che “baciare la medaglia dei secondi è grande segnale di sportività” e che “non importa solo vincere”. Quanto scommettiamo che con la nuova tanto amata CL dell’UEFA a 20000 squadre comincerà a piangere anelando la Super Lega?
- Aleksander Ceferin. Il gran visir del calcio ieri sera era bello contento di premiare il Chelsea tornato all’ovile dopo la burrasca della Super Lega. La sua priorità è minacciare sanzioni alla Juventus, Real e Barcellona, totalmente ignaro forse che il tifoso medio si interessa poco del Sassuolo o del Nottingham Forest. Contento lui: col sistema di redistribuzione delle risorse a migliaia di club europei, si abbasserà inevitabilmente il livello e quella di ieri sera potrebbe essere una delle ultime partite di eccellenza che la sua Federazione potrà organizzare. Il ricco diventerà povero, tutti ugualmente poveri e ugualmente mediocri. Finalmente il comunismo reale che al dirigente sovietico piace tanto.
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